Si chiama Tuscia Doc, il progetto nato in partnership Tra Regione Lazio, Arsial, Comunità Montana dei Cimini, Provincia di Viterbo, mirato a promuovere il territorio della Tuscia iniziando dalla valorizzazione e vendita dei prodotti tipici locali di cui la nostra provincia è particolarmente ricca.

L’obiettivo del progetto è quello di fondere il turismo al settore agroalimentare per offrire una fruizione a tutto tondo del patrimonio artistico, culturale, naturalistico ed eno gastronomico nella maniera più completa e nel contempo creare un indotto capace di dare occupazione anche nella aree meno sviluppate del territorio.
La Tuscia, del resto, è un esempio di ricchezza archeologica ed artistica invidiabile, di bellezze naturalistiche uniche. Un territorio che non ha subito profonde trasformazioni ed anzi ospita numerose riserve naturali ed oasi protette, Borghi medievali sorgono intorno a castelli arroccati su speroni tufacei, eleganti Ville rinascimentali.
Queste risorse caratterizzano la Tuscia e costituiscono un vantaggio competitivo, rispetto ad altre aree nazionali ed europee, ancora tutto da sviluppare e potenziare insieme ad un turismo eno gastronomico.
Il turismo Eno gastronomico è un comparto turistico in costante crescita e rappresenta un aspetto complementare a quelle forme di turismo che contribuiscono alla conservazione e valorizzazione dei territori agricoli. Uniscono arte e gusto, sensibilità al recupero di feste tradizionali, fiere e sagre che richiamano momenti della vita agricola, o anche tradizioni locali, sviluppano indotti commerciali ed allargano le opportunità di mercato per i produttori locali nessuno escluso, da chi produce il nobile olio extravergine al vino dop, dai dolci tipici alle conserve, dalle castagne ai ceci, senza tuttavia dimenticare l’arte e l’artigianato locale altrettanto importante come le raffinate ceramiche che riproducono oggetti medievali e rinascimentali o i buccheri etruschi.
Anche l’editoria, le arti grafiche e fotografiche avranno un grande supporto poiché rappresentano mezzi informativi e nel contempo svolgono un ruolo promozionale per il territorio della Tuscia su cui è stato scritto moltissimo, libri, guide, itinerari, cartine e mappe, cartoline e poster.
Il punto di forza del progetto sarà l’E-Commerce basato su un Portale Internet dove i prodotti tipici locali avranno una grande vetrina internazionale. Attraverso la rete internet i prodotti verranno presentati con foto, schede descrittive, localizzazione geografica di produzione ed associati alle schede descrittive delle località turistiche.
Gli utenti di tutto il mondo potranno conoscere ed acquistare comodamente da casa i prodotti della Tuscia grazie ad un sistema integrato di informazioni con la Banca che garantisce transizioni sicure ed immediate. In questo modo un utente di Boston o di Pechino può accedere al portale, scegliere i prodotti che intende acquistare, effettuare l’acquisto e il pagamento con carta di credito. All’arrivo dell’ordine via e-mail e della conferma dalla Banca, la merce viene imballata e spedita in poche ore verso le località più disparate di tutto il mondo.
Il portale ospiterà informazioni turistiche, itinerari tematici, manifestazioni ed eventi, foto, filmati, mappe, strutture ricettive, ristoranti, prodotti tipici, artigianato, libri ecc.
La sede del CENTRO è stata individuata presso il Centro Studi A.R.S.I.A.L. e Comunità Montana dei Cimini, in loc. San Rocco, Comune di Caprarola.
La struttura sorge nel cuore della Comunità Montana dei Cimini, lungo la provinciale Cimina che costeggia tutto il versante della Riserva Naturale del Lago di Vico tra i comuni di Caprarola e Ronciglione e rappresenta un itinerario obbligato per tutti i turisti che si spostano da Viterbo a Roma e viceversa.
Questo tratto di strada, di importante valore storico, sostituisce l’antico tratto che per secoli fu l’antica via Francigena, percorsa dai Pellegrini diretti e provenienti dalla Terra Santa. La localizzazione strategica di questo impianto, che vede il passaggio decine di migliaia di turisti annui solo per la visita di Palazzo Farnese, oltre ai numerosissimi visitatori della Riserva Naturale di Vico, diventa un punto di forza vincente dell’attività proposta in quanto ha la possibilità di esposizione proprio sulla Via Cimina, l’asse viario che collega la Toscana a Roma.
Grazie a questa importante porta di accesso, Caprarola avrà una corsia preferenziale di cui beneficeranno tutti gli operatori commerciali, Trattorie, Bar, botteghe tipiche, Alberghi, Bed & Breakfast o altre forme ricettive.
Ne beneficerà il comparto immobiliare e l’indotto ad esso collegato. Ma soprattutto sarà una opportunità occupazionale per molti giovani che intendono concretizzare il loro futuro pur rimanendo legati alla propria terra.
Lo sviluppo di reti e filiere agroalimentari locali e di qualità possono rappresentare un vero e proprio volano per lo sviluppo locale che insieme ad una accurata pianificazione di sviluppo turistico, potrebbero costituire il “motore trasversale dello sviluppo” della provincia di Viterbo.