Funghi della Tuscia

I Funghi della Tuscia, o meglio quelli dei Monti Cimini, sono i migliori e se non ci credete dovete assaggiarli. Tra i funghi che crescono nei nostri boschi, sicuramente il fungo porcino occupa il posto d’onore, vero re del bosco.
I funghi che crescono tra i boschi dei Monti Cimini godono di un clima ideale, del terreno di origine vulcanica, della grande varietà di boschi e di ecosistemi ancora ben conservati. In alcuni casi, i boschi dei Cimini sono ancora integri, quasi inviolati, dove resiste una incredibile biodiversità, condizione necessaria per far cresce i funghi.
Tra i tanti funghi colorati che popolano il bosco come folletti, ce ne sono molti commestibili ed altri tossici, alcuni particolarmente velenosi e mortali. E’ buona regola accertarsi della combustibilità dei funghi raccolti rivolgendosi al centro micologico di zona. Tuttavia, gli abitanti dei comuni tra i Monti Cimini, sono abituati a raccogliere e mangiare anche funghi particolarmente velenosi ma solo dopo un attento trattamento. E’ il caso del Boletus Satana o Porcino malefico, la cui definizione satana sta proprio ad identificare la pericolosità e velenosità. Però è anche uno dei funghi più belli del bosco, con il suo cappello bianco perla ed il gambo rosso porpora.
Poi ci sono una miriade di funghi, tutti commestibili che sbocciano nei boschi di querce, di faggio, di castagno ceduo e… nei secolari castagneti.
Nella tarda estate, fino ad autunno inoltrato, i funghi diventano protagonisti sulle tavole della Tuscia, crudi a carpaccio, nei primi con le tagliatelle, nel risotto, nella zuppa.
I matrimonio perfetto è con il forno dove il fungo porcino sprigiona tutto il suo sapore e l’aroma inconfondibile, accompagnato da una spolverata di finocchio selvatico o mentuccia.
Vi aspettiamo in autunno, nella Tuscia, per degustare i funghi della nostra terra.

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